La (falsa) testimonianza
Baracoa – non so quale ufficio dell’amministrazione comunale
Ci incontriamo nei pressi, di primo pomeriggio, io la padrona di casa e l’avvocato.
Che si raccomanda: “Nella dichiarazione spontanea, niente incertezze e niente contraddizioni con quanto hai già dichiarato all’ufficiale di polizia. Devi dire che la fai solo per amore di giustizia” Bene.
I funzionari comunali mi fanno entrare nell’ufficio, sedere, sempre con l’avvocato e la padrona presenti e mi chiedono di nuovo la versione dei fatti. Passo l’esame a pieni voti: nessuna incertezza, nessuna contraddizione, uno spagnolo abbastanza chiaro e comprensibile. L’avvocato è soddisfatto.
Solve et repete: i suoi clienti momentaneamente dovranno ugualmente pagare la multa, ma hanno buone possibilità di vincere il ricorso e di vedere restituiti i soldi. Bene.
Saluti e baci
(bye bye Baracoa)
Ora che ho fatto il mio dovere vado a cercare Jacqueline. Vado al suo alloggio ma mi diranno che se n’è già andata. Per le strade non la trovo. Vado in spiaggia e non c’è. Bene, mi dico. Forse ha fatto la cosa più saggia e se n’è andata da Baracoa.
Invece alla sera vado al solito Paraiso, e la incontro là.
_”E’ tutt’oggi che ti cerco”
_”Non è vero”
_”E’ vero. Sono stato al tuo alloggio ma non c’eri più, per strada non ti ho vista, in spiaggia non sei andata…”
_”Pensavo che non mi cercassi più”
_”Ma perché cazzo stai ancora qui? Vuoi finire dentro di nuovo?”
Fa spallucce.
Forse nella sua situazione essere dentro o fuori non ha poi tanta importanza.
Mi presenta alle sue conoscenti, altre jinetere che conosco di vista. Mi presenta con queste parole
“E’ buonissimo. E poi è bello, no?”
“..y singa rico!” – scopa bene.
Brava. Grazie della sviolinata, fa sempre piacere.
A un certo punto arriva con una sua amica. “Ci offri una cola?” E’ la prima volta che mi chiede qualcosa. “Sì, certo”. Una lattina di Tropicola costa 1$. Io ho solo un pezzo da dieci e le do quello. Stavolta è una prova di fiducia.
_ “Tranquillo, non ci sono problemi con me. Vado e torno”
Invece le perdo di vista. Passa un ora, forse più. Mi dico che era naturale che finisse così, non poteva andare diversamente.
E invece a sorpresa ricompaiono. Con gli otto dollari di resto. Ora: io le lattine non le ho viste. Forse le hanno bevute. O forse in quell’ora che è passata hanno girato la città alla ricerca di qualcuno che gli cambiasse la banconota e poi si sono spartite i due dollari, uno a testa. Ma se anche fosse, posso pensare male di loro?
Dopo un altro poco, vedo Jacqueline che parla con un turista tedesco. Poi viene da me e mi fa (ri-giuro!)
_ “Amor, posso andare col tedesco stasera? Mi dà 50 dollari più una maglietta per qualche ora con lui. Ma dopo ti giuro che vengo da te e facciamo l’amore. E poi ti regalo anche la maglietta”
Eccezionale direi. In neanche un mese sono quasi diventato un fulano * . L’uomo della cubana, il mantenuto.
Ripensandoci mi viene da ridere. Quella sera invece credo che mi sia venuto da sorridere.
_ “Guarda, domani sera fai quello che vuoi. Questa sera è la mia ultima serata a Baracoa e, insomma...scegli.”
Lascerà perdere il tedesco e verrà con me. Salvo poi che a casa dormirà e basta.
Il giorno dopo, verso l’alba, è quasi il momento dell’addio.
_”Mi regali 10 dollari?”
Sospiro. Torno a sospirare.
_ “Me li chiedi per fare l’amore?
_” Io non ho voglia di fare l’amore. Ti ho chiesto un regalo e basta”. Bene, apprezzo la sincerità.
_ ”Facciamo così: prenditi i soldi che sono nel portafoglio”. Sono 7 dollari e rotti. E’ contenta.
Io invece sono perplesso.
Allora esprimo le mie perplessità a voce alta, con un discorso sulla stranezza del mescolare denaro e sentimenti e su quanto in questo viaggio mi sia reso conto di come le differenze economiche creano barriere ai rapporti umani e così via...
Gli attacco una pizza, insomma. Jacqueline ascolta.
In Italia con 7 dollari e rotti, la pizza non gliela offrivo nemmeno.
Mi lascia il suo indirizzo di Santiago.
_” Se capiti nel barrio chiedi di me, mi conoscono tutti. Se ti fai trovare al parque mezz’ora prima di partire, ci salutiamo lì. Forse”
Ci andrò, ma lei non verrà.
Il mio pullman parte. Nel primo pomeriggio.
(continua)
*: fulano in realtà è l’amante occasionale, quindi non è il termine giusto. L’ho usato perché non ricordo più quello che designa specificamente il mantenuto -nda
Baracoa – non so quale ufficio dell’amministrazione comunale
Ci incontriamo nei pressi, di primo pomeriggio, io la padrona di casa e l’avvocato.
Che si raccomanda: “Nella dichiarazione spontanea, niente incertezze e niente contraddizioni con quanto hai già dichiarato all’ufficiale di polizia. Devi dire che la fai solo per amore di giustizia” Bene.
I funzionari comunali mi fanno entrare nell’ufficio, sedere, sempre con l’avvocato e la padrona presenti e mi chiedono di nuovo la versione dei fatti. Passo l’esame a pieni voti: nessuna incertezza, nessuna contraddizione, uno spagnolo abbastanza chiaro e comprensibile. L’avvocato è soddisfatto.
Solve et repete: i suoi clienti momentaneamente dovranno ugualmente pagare la multa, ma hanno buone possibilità di vincere il ricorso e di vedere restituiti i soldi. Bene.
Saluti e baci
(bye bye Baracoa)
Ora che ho fatto il mio dovere vado a cercare Jacqueline. Vado al suo alloggio ma mi diranno che se n’è già andata. Per le strade non la trovo. Vado in spiaggia e non c’è. Bene, mi dico. Forse ha fatto la cosa più saggia e se n’è andata da Baracoa.
Invece alla sera vado al solito Paraiso, e la incontro là.
_”E’ tutt’oggi che ti cerco”
_”Non è vero”
_”E’ vero. Sono stato al tuo alloggio ma non c’eri più, per strada non ti ho vista, in spiaggia non sei andata…”
_”Pensavo che non mi cercassi più”
_”Ma perché cazzo stai ancora qui? Vuoi finire dentro di nuovo?”
Fa spallucce.
Forse nella sua situazione essere dentro o fuori non ha poi tanta importanza.
Mi presenta alle sue conoscenti, altre jinetere che conosco di vista. Mi presenta con queste parole
“E’ buonissimo. E poi è bello, no?”
“..y singa rico!” – scopa bene.
Brava. Grazie della sviolinata, fa sempre piacere.
A un certo punto arriva con una sua amica. “Ci offri una cola?” E’ la prima volta che mi chiede qualcosa. “Sì, certo”. Una lattina di Tropicola costa 1$. Io ho solo un pezzo da dieci e le do quello. Stavolta è una prova di fiducia.
_ “Tranquillo, non ci sono problemi con me. Vado e torno”
Invece le perdo di vista. Passa un ora, forse più. Mi dico che era naturale che finisse così, non poteva andare diversamente.
E invece a sorpresa ricompaiono. Con gli otto dollari di resto. Ora: io le lattine non le ho viste. Forse le hanno bevute. O forse in quell’ora che è passata hanno girato la città alla ricerca di qualcuno che gli cambiasse la banconota e poi si sono spartite i due dollari, uno a testa. Ma se anche fosse, posso pensare male di loro?
Dopo un altro poco, vedo Jacqueline che parla con un turista tedesco. Poi viene da me e mi fa (ri-giuro!)
_ “Amor, posso andare col tedesco stasera? Mi dà 50 dollari più una maglietta per qualche ora con lui. Ma dopo ti giuro che vengo da te e facciamo l’amore. E poi ti regalo anche la maglietta”
Eccezionale direi. In neanche un mese sono quasi diventato un fulano * . L’uomo della cubana, il mantenuto.
Ripensandoci mi viene da ridere. Quella sera invece credo che mi sia venuto da sorridere.
_ “Guarda, domani sera fai quello che vuoi. Questa sera è la mia ultima serata a Baracoa e, insomma...scegli.”
Lascerà perdere il tedesco e verrà con me. Salvo poi che a casa dormirà e basta.
Il giorno dopo, verso l’alba, è quasi il momento dell’addio.
_”Mi regali 10 dollari?”
Sospiro. Torno a sospirare.
_ “Me li chiedi per fare l’amore?
_” Io non ho voglia di fare l’amore. Ti ho chiesto un regalo e basta”. Bene, apprezzo la sincerità.
_ ”Facciamo così: prenditi i soldi che sono nel portafoglio”. Sono 7 dollari e rotti. E’ contenta.
Io invece sono perplesso.
Allora esprimo le mie perplessità a voce alta, con un discorso sulla stranezza del mescolare denaro e sentimenti e su quanto in questo viaggio mi sia reso conto di come le differenze economiche creano barriere ai rapporti umani e così via...
Gli attacco una pizza, insomma. Jacqueline ascolta.
In Italia con 7 dollari e rotti, la pizza non gliela offrivo nemmeno.
Mi lascia il suo indirizzo di Santiago.
_” Se capiti nel barrio chiedi di me, mi conoscono tutti. Se ti fai trovare al parque mezz’ora prima di partire, ci salutiamo lì. Forse”
Ci andrò, ma lei non verrà.
Il mio pullman parte. Nel primo pomeriggio.
(continua)
*: fulano in realtà è l’amante occasionale, quindi non è il termine giusto. L’ho usato perché non ricordo più quello che designa specificamente il mantenuto -nda